Le cause del fenomeno incendi sono integralmente da imputare all’azione umana, sia volontaria sia involontaria. Le eccezioni sono generalmente limitate a cause sconosciute ed accidentali, alquanto improbabili e non facilmente verificabili.
E’ fondamentale approfondire la natura delle cause che stanno alla base del fenomeno, in modo particolare per quel che riguarda i comportamenti umani ed i contesti socioeconomici e culturali in cui avvengono.
Molto spesso risulta difficile verificare le reali motivazioni che stanno alla base del singolo gesto o dei comportamenti e, chiaramente, assai difficile individuare i colpevoli.
La statistica, a livello regionale, indica che le principali motivazioni riscontrate come causa scatenante gli eventi volontari sono state principalmente le seguenti:
- aspiranti operai disoccupati
- attività pastorali
- intimidazioni, dispetti.
E’ interessante constatare come tale tipo d’evento sia caratterizzato dalla volontà di distruggere che è riconoscibile, tra l’altro, dalla presenza di focolai multipli.
La motivazione indicata con la voce “aspiranti operai” si riferisce al problema della richiesta d’assunzioni, e la presenza d’elementi comuni è una ricorrente caratterizzante di tali tipi d’eventi. Essi, infatti, si sono sempre verificati:
- in orari critici: prima mattinata, primo pomeriggio, serata
- in giorni ventosi: propagazioni più facili
- internamente al bosco: in punti non accessibili
- senza pericolo per l’incolumità pubblica
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