Il Comune di Corato, come tutti i Comuni della Regione Puglia e parte dei Comuni della Basilicata, è rifornito idricamente dall’Acquedotto Pugliese AQP.
L’Acquedotto Pugliese, opera di notevole importanza dal punto di vista dell’ingegneria idraulica, fu progettata e realizzata nel primo ventennio del 1900 e tutt’oggi assume una importanza vitale per la Regione Puglia, caratterizzata dall’assenza di corsi di acqua superficiali e da un basso indice di piovosità, che si è ulteriormente ridotto negli ultimi anni a causa dei lunghi periodi di siccità registrati sul territorio. L’Acquedotto Pugliese attualmente viene alimentato, oltre che dall’originaria fonte di Caposele, da invasi realizzati successivamente.
Il Comune di Corato è approvvigionato dalla condotta principale proveniente da Caposele. La condotta alimenta due serbatoi, posti sulla collina a monte dell’abitato: uno in “Contrada Lagacchiola” di mc. 16.000 e l’altro in zona “OASI” in adiacenza al Santuario Madonna delle Grazie di mc. 3.000.
Il serbatoio della zona “OASI” approvvigiona la zona di via Castel del Monte, dal serbatoio alla sede della Cantina Sociale; mentre il serbatoio in “Contrada Lagacchiola” alimenta tutto l’abitato.
Sulla base della stima dei consumi giornalieri fatta dai tecnici dell’AQP, il serbatoio in “Contrada Lagacchiola” riesce a soddisfare i bisogni degli utenti dell’abitato per una sola giornata.
Le ipotesi di emergenza idrica che si possono verificare sono molteplici, ed avere una diversa evoluzione a secondo che trattasi di emergenza temporanea, dovuta a rotture o lavori sul tronco principale e, quindi, limitata ad alcuni giorni, ed emergenza di fondo legata alla scarsità di acqua a causa del perdurare del periodo di siccità e quindi mancanza di alimentazione alla fonte.
Nella prima ipotesi, l’emergenza può essere superata con la riduzione delle ore di erogazione e con l’ausilio di autobotti. Nel secondo caso, invece, la problematica assume una notevole dimensione; per il superamento di questa emergenza è indispensabile pianificare gli interventi in concorso con l’AQP, con la Città Metropolitana di Bari e la Regione.
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